In giorni invernali cupi, tristi, il buio ti sorprende
questo vento di tramontana al buio si arrende ,
il freddo gelido ti arriva fin le ossa, maledetto
non vedi l’ora di rientrare a casa e scaldarti al caminetto.
Scaldi le tue mani irrigidite dal tempo e dal freddo
stai pensando che gli anni son volati in breve tempo,
pensi a quando poco vestito e scarpe rotte eri giovinetto,
ora che il viso ha solchi profondi e il passo lento.
Sei desideroso di un abbraccio
del calore di un nudo corpo
da poter stringere ed esser stretto in silenzio,
ma oramai sei solo , e non è più tempo.
Pensi a quel corpo che tanto amore ti ha dato
a quei tocchi melodiosi, mani che afferrano corpi
attimi meravigliosi sospesi avvinghiati,
aderenti, incollati, mai soddisfatti, tanto si sono amati.
Una lacrima solca il tuo viso già dal tempo segnato
il sogno non è magia è la mente che te lo ha regalato,
quando il sogno finisce sei un uomo perso nell’infinito,
non ti rendi conto, hai la mente vuota come non fossi vissuto.
Vorrei aiutarti babbo ma non ti son d’aiuto
la tua mente oramai ti ha abbandonato,
non riconosci neppur tuo figlio che ti sta accanto,
quale Dio a suo figlio toglie la dignità e l’intelletto.
Poesia scritta il 29/01/2016 - 23:08Voto: | su 5 votanti |
Maria Cimino
31/01/2016 - 00:41
Millina Spina
30/01/2016 - 21:40
POETA DELL'AMIATA LUPO DELL'AM
30/01/2016 - 16:12
Loris Marcato
30/01/2016 - 16:06
*****
Rocco Michele LETTINI
30/01/2016 - 12:59

Romualdo Guida
30/01/2016 - 10:45

Sabry L.
30/01/2016 - 09:49 Molto piaciuta
Nadia
5*
complimenti anche per la raccolta del 2016 ho letto l'anteprima sul web...poesie splendide...io sono una divoratrice di poesie
Nadia
Nadia Sonzini
30/01/2016 - 09:38



