una mano tesa tocca quel ghiacciaio
la mia vita galleggia in un torrente
l'amore è andato come un marinaio
Il cuore ormai dispera
pensa all'amor lontano
fugge lentamente la sera
e stanco ritraggo la gelida mano
Fuggo poi dalla realtà
e cerco conforto al mio dolore
ma trovo tanta crudeltà
in ogni istante di quell'amore
Cerco di sorridere alla sorte
e mi incammino per la via
mi sento giovane e forte
e mi riprendo la vita, la mia
La mente va alla famiglia
e mi sento tremare
cado, come cade foglia
e sprofondo nel mio dolore
Calmato, vago lentamente nella notte
attraverso un mare di pensieri,
lontane ormai le burle matte
con gli amici, l'altro ieri
Mi ritrovo così al porto
c'è una nave che parte
devo stare accorto
che strano, penso alla morte
Allora col pensiero fuggo
cerco di andar lontano
così la mia anima distruggo
e tendo ancora quella mano
Poi corro, corro verso qualcuno
credo di averlo preso
ma non c'è nessuno
solo un bel prato esteso
La mente vacilla, mi sento strano
cerco qualcosa nell'oscurità
tenendo tesa la mano
trovo un attimo di serenità
Il mio pensiero ormai parla
la bocca sputa oscenità
provo invano di fermarla
tutta questa crudeltà
Cerco solo un po' di pace
annaspando in un mare di guai
ma ecco, vedo una luce...
Era un sogno. Deluso più che mai!
Dal fondo del cassetto 1974 Loris.
Poesia scritta il 05/02/2016 - 19:19Voto: | su 10 votanti |
salvo bonafè
09/02/2016 - 00:22 È dolorosamente stupenda la tua poesia e non trovo parole...
Buonanotte caro amico .
Giovanni Santino Gurrieri
06/02/2016 - 21:26

monica portatadino
06/02/2016 - 18:21

Rocco Michele LETTINI
06/02/2016 - 14:07

Francesco Gentile
06/02/2016 - 08:59
Loris Marcato
06/02/2016 - 08:26

Gennarino Ammore
06/02/2016 - 07:52
Loris Marcato
05/02/2016 - 22:46
Maria Cimino
05/02/2016 - 22:31

margherita pisano
05/02/2016 - 22:26 Nadia
5*
Nadia Sonzini
05/02/2016 - 21:51

POETA DELL'AMIATA LUPO DELL'AM
05/02/2016 - 21:39



