Mi avvolge
panico di cemento.
panico di cemento.
Mi circondano
ruggenti Minotauri
in lenta transumanza
condotti da pastori
in vesti d'eleganza.
Inorridito corro;
cade pioggia calda
(pare vivo sangue)
mentre rovi affilati
stracciano
quell'insensata divisa.
Penetro
nella profonda valle
di nebbia sommersa:
alberi secolari
affondano radici
nel Tempo;
strani animali
danzano nell'aria umida
urlando versi d'amore.
Acqua
sgorga da ogni parete
e io avanzo
affondando i piedi
nel molle limo
(pare viva carne);
liane serpeggianti
afferrano le membra
e cado nella polpa vivente
e la nebbia mi divora.
E lì,
fermo,
compio
l'amplesso con il Tutto.
E sono felice.

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Commenti
La volontà e la contentezza di appartenere a quel Tutto ancorché spesso pregno di caldo sangue e tenera carne. Malgrado tutto nella nebbia e nella foschia della vita, con i nostri peccati ed le nostre speranze appartenere non è un sogno ma una realtà che può cambiare o essere cambiata. Lirica dal tono introspettivo e talvolta fantastico ma poi i versi si sciolgono in un decantare la vita ed il suo senso. Davvero bravo.


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