Era un giorno qualunque
Freddo nel suo incedere autunnale
Con raffiche di vento
Che attraversavano i cortili
E aizzavano le stanche onde,
Freddo nel suo incedere autunnale
Con raffiche di vento
Che attraversavano i cortili
E aizzavano le stanche onde,
Dove si mostrarono al cielo limpido
Gli aquiloni scivolati via
Dalle mani dei bimbi in lacrime
Sul litorale poco affollato
E appoggiate
Allo schienale ombrato delle scogliere
Ondeggiavano le piccole imbarcazioni
Dalle nasse cui impigliate
Vi erano soltanto bottiglie vuote.
Crebbe il respiro e trattenni le parole
Quando mi pervenne il vostro addio
In quel mare barbaro di ricordi
E come nello scoppio di stelle antiche
Sentii sordo il fragore della lontananza

Da Mirko Faes
Letta n.1174 volte.
Voto: | su 8 votanti |
Commenti
Caro Mirko... una poesia di profonda malinconia, bella, vera, emozionante. sinceri complimenti..


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Vi ringrazio per i commenti


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Poesia che riempie il cuore di piacevole nostalgia, lo accarezza. Piaciuta molto.
Colui che l'ha scritta possiede sicuramente una grande sensibilità
Un abbraccio
Nadia
5*
Colui che l'ha scritta possiede sicuramente una grande sensibilità
Un abbraccio
Nadia
5*



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STRAORDINARIE STROFE PONDERATAMENTE VERSEGGIATE.
IL MIO ELOGIO E LA MIA SERENA GIORNATA.
*****
IL MIO ELOGIO E LA MIA SERENA GIORNATA.
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Bella Mirko la tua poesia dolce e assai toccante.. Complimenti ciao caro.


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Grazie per i complimenti


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Bellissima poesia toccante e struggente...Complimenti per la tua opera di Ricordi...





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Quante bellissime immagini mi hai fatto vivere, sei bravissimo *****


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