Giù per la gola
nell'oscurità delle viscere
che tremano
nel timore dell'emozione
inebriante,
nell'errore primordiale
della paura della vita.
Una apparenza ingannevole
necessaria al cammino.
Nella sostanza
mi rifugio
da esule dell'esistenza
in un confine invisibile
tracciato nella mente.
Il tempo di valicare
quando giungerà?
nell'oscurità delle viscere
che tremano
nel timore dell'emozione
inebriante,
nell'errore primordiale
della paura della vita.
Una apparenza ingannevole
necessaria al cammino.
Nella sostanza
mi rifugio
da esule dell'esistenza
in un confine invisibile
tracciato nella mente.
Il tempo di valicare
quando giungerà?
Nell'attesa
mi logoro
nel lento processo
dell'autodistruzione.
Poesia scritta il 20/06/2016 - 15:13Letta n.1225 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Argomento delicato.Io poco tempo fa composi una poesia prendendo come soggetto un paziente di un istituto psichiatrico
Mirko Faes
20/06/2016 - 22:26 --------------------------------------
Apprezzata molto
Manuele Battan
20/06/2016 - 20:06 --------------------------------------
maledetto e benedetto psicofarmaco!
bella lirica..piaciuta 5 !
bella lirica..piaciuta 5 !
patrizia brogi
20/06/2016 - 19:41 --------------------------------------
Un po' amara e molto vera...


Sabry L.
20/06/2016 - 19:01 --------------------------------------
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