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bianco oleandro

Io ricordo Quand'ero fanciullo
Un bianco oleandro nel giardino della
Perduta villa ond' io nei Meriggi estivi
correvo spensierato
Sento ancora quell acre dolce aroma dei suoi fiori e il sole faceva brillar le sottile corolle!
Era il tempo beato quando le giornate eran erano inondate di luce ove io
Mi perdevo tra fanciulleschi sogni
Vedevo di lontano il tremolar del mare
Il brontolio delle acque fra i rocciosi anfratti !
La sera il bianco oleandro ancor tutto
Fiaccato dalle roventi ore Augustine
Salutava il vespro e il fresco della Sera
Le cene al leggero vento estivo
Sotto l ombroso pergolato
Era caro e ramentar amaro!
Tu muto sembravi aspettare il novo Giorno
E rinnovar il tutto !
Mio padre fischiettando
Delicate note mi conduceva
Al mar tra conchiglie e spruzzi salati .
Il primo saluto era a te quando con il primo tepore del giorno estivo
Liberavi quell inconfondibile essenza


Ah fanciullezza quanto sei dura nel ricordo
Quando poi ci lasci troppo in fretta
Mio padre non mi segue più non mi
Conforta !
Non calco più il ghiaioso viale di quella casa
E tu bianco oleandro non ci sei più
Tutto è svanito ora vive solo un malinconico ricordo



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Poesia scritta il 28/06/2016 - 06:43
Da corrado cioci
Letta n.1108 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


BE I RICORDI NOSTRI SONO DI OGNI NATURA NON AVEVAMO QUELLO CHE RINCOGLIONISCE I GIOVANI GIOCHINI VARI MOLTO BELLA 5*

POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 28/06/2016 - 12:44

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"Ah fanciullezza quanto sei dura nei ricordi"... Verso verità che avalla il tuo encomiabile decanto.
Lieta giornata Corrado.
*****

Rocco Michele LETTINI 28/06/2016 - 09:05

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"Ah fanciullezza quanto sei dura nei ricordi"... Verso verità che avalla il tuo encomiabile decanto.
Lieta giornata Corrado.
*****

Rocco Michele LETTINI 28/06/2016 - 09:04

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