Le taglienti lame
di due treni maledetti
in una caldissima mattinata di luglio,
falciano vite umane
e si trasformano in bare
per donne, uomini,ragazzi e bambini
che non torneranno più a casa.
Nella campagna,
tra gli ulivi impietriti dal dolore,
si ode il pianto inconsolabile
di chi sa di non poter più
riabbracciare i propri cari.
Tragedia inammissibile,
errore di lavoratori stanchi,
abbandonati da governi ipocriti,
che puntano il dito
contro chi ha pagato con la morte
o sta pagando con una vita
che è diventata un inferno di rimorsi.
Fondi europei mai spesi,
sistemi di sicurezza mai attivati
da politici inutili, egoisti e sciatti,
troppo occupati a curare
i propri interessi personali
e a comprare bambini
per soddisfare i loro piaceri,
incuranti del grido del popolo
che si ostina ad eleggerli.

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Questa poesia devono leggerla i diretti interessati, così si rendono conto del danno che fanno.agli altri. Buona notte





