Nelle notti stellate d'abbandono,
abbiamo parlato:
dicevi di odiare il silenzio notturno
- i tuoi erano occhi tiepidi ed elastici -
e di amare
la neve.
Era l'inverno.
abbiamo parlato:
dicevi di odiare il silenzio notturno
- i tuoi erano occhi tiepidi ed elastici -
e di amare
la neve.
Era l'inverno.
Ti dissi in silenzio: " Salviamo un istante;
mentre gira nel vento gelido,
vorticando, l'obliata realtà."
È vero: ho salvato un tuo istante,
e l'ho venduto in cambio
del pane giallo della felicità.
Tra i fiori vermigli un nulla di terra.
Poesia scritta il 05/08/2016 - 12:34Letta n.1131 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Molto triste, ma stupenda.
Ciao
Ciao
salvo bonafè
05/08/2016 - 18:57 --------------------------------------
Bella e significativa! 5*, buona serata!


Chiara B.
05/08/2016 - 18:27 --------------------------------------
Uno scorrevole et elogiabile verseggio.
Intenso et arguto nel suo sequelar.
Lieto meriggio.
*****
Intenso et arguto nel suo sequelar.
Lieto meriggio.
*****
Rocco Michele LETTINI
05/08/2016 - 16:17 --------------------------------------
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