dei miei sentieri,
eppure emetti il frastuono
di mille cuori all'unisono.
Fammi del male e vivrò per sempre.
berrò il mio sangue e
danzerò nelle mie ceneri,
una volta ancora in vita
con la morte nel cuore
e veleno sulla lingua.
Chi sei tu, che strisci
nelle ombre,
ti nutri dei miei peccati,
e mi rapisci il cuore?
Che ruggisci nei miei sogni,
mi graffi l'anima e d'un tratto
svanisci?
Chi sei tu, che avido
sfogli la seta
delle mie pagine e
mi getti nelle fiamme
della tua indifferenza?
Fammi del male e vivrai per sempre.
Castigato dal fluire
sapido della mia penna,
gettato nell'inferno
dei miei tormenti.
Brillerò di fuoco vivo,
seppur morto,
e tenderò la mia mano
per non bruciare da solo.
Fammi del male e ti amerò ancora.
Ancora e per sempre.

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Io avrei chiesto fammi carezze.
Scusami scherzo trovo la tua poesia
molto profonda a volte in amore anche farsi male può significare tanto.
A te un abbraccio e buona domenica.

