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Che tempi figliuolo!

Mio nonno : che tempi i miei tempi
rispetto, gentilezza, garbo.


Si passava davanti ai portoni chiusi
e ci si toglieva il cappello.


Si lasciavano le porte di casa aperte
nessuno, mai nessuno, si sarebbe
permesso ad entrare.


Si, si lavorava duro nei campi
ma si era felici, un pezzo di pane
una fetta di tuma e qualche volta
un bicchiere di vino.


Che tempi figliuolo!!!


Mia nonna : che tempi i nostri tempi
fame, paura e guerra


noi passavamo davanti ai portoni
e ci prostravamo in segno di rispetto,
ma loro, i padroni, ci trattavano
come bestie.


Le porte di casa delle volte neanche c'erano
e se c'erano non c'era nulla in casa.


S'era talmente felici di lavorare nei campi
che, pensa, tuo nonno non l'ha permesso ai suoi
figli, tuo padre compreso.


I più fortunati mangiavano pane e tuma
molti soltanto pane ed acqua.


Che tempi figliuolo.!!!



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Poesia scritta il 08/10/2016 - 12:25
Da andrea sergi
Letta n.1225 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


Tempi duri sicuro caro Andrea,
ma tempi dove la sincerità regnava tra le persone, cosa che adesso difficile trovare perchè siamo circondati da un mondo fatto solo di ipocrisia e falsità.

Bella e riflessiava ciao caro grazie per il tuo condividere.


Maria Cimino 08/10/2016 - 23:01

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grazie Mary,saluti

andrea sergi 08/10/2016 - 22:37

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MOLTO BELLA E RIFLESSIVA

Mary L 08/10/2016 - 22:23

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grazie Millina,saluti

andrea sergi 08/10/2016 - 21:09

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grazie Wilobi,saluti

andrea sergi 08/10/2016 - 21:08

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Anche i miei genitori parlano di quei tempi, eppure essendo i loro racconti intrisi di miseria, fame ed ignoranza, mi vien da pensare che in fondo non fossero poi così favolosi...
Forse si era più sinceri ed onesti, ma al di là degli eccessi odierni preferisco viaggiare in questo tempo.
Bella comunque la poesia che ci rimanda le voci dei nostri genitori e nonni, ci riporta a "quei tempi"...

Millina Spina 08/10/2016 - 19:16

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Bella riflessione, buona serata

Wilobi . 08/10/2016 - 19:14

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vero ; chiaro e scuro,grazie Marilla ,sei gentilissima

andrea sergi 08/10/2016 - 19:11

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***** Pareri discordi, ma entrambi veri. la vita è così, bianco e nero,pari e dispari, bello e brutto….dipende anche dagli occhi che guardano. Io…che a quei tempi c'ero….mi trovo a metà strada tra nonno e nonna. Bella!!!!

Marilla Tramonto 08/10/2016 - 18:52

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son d'accordo Lupo,saluti

andrea sergi 08/10/2016 - 18:37

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CHE TEMPI I NOSTRI SIAMO TORNATI IN DIETRO DI 50 ANNI.

POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 08/10/2016 - 18:06

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Chi li aveva i mandarini cara Ilaria,grazie e salutoni

andrea sergi 08/10/2016 - 16:49

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sembrava ma non credo lo fosse,grazie Laisa,saluti

andrea sergi 08/10/2016 - 16:49

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grazie rocco,saluti

andrea sergi 08/10/2016 - 16:48

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Caro Antonio la vedo buia e quei tempi...,grazie cari saluti

andrea sergi 08/10/2016 - 16:48

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Eh....sì i miei mi raccontavano che a Natale l'albero era fatto di mandarini incartati e mangiarli era un lusso! E si giocava per campi con poche cose eppure era tutto più facile di ora!

Ilaria Romiti 08/10/2016 - 16:45

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tempi di cui mi parlava mia nonna
sembrava tutto così sereno
eppure, la miseria per alcuni era qualcosa di davvero drammatico
temo, pian piano, ci torneremo
ma i sentimenti, le emozioni, nn saranno più quelle di allora

laisa azzurra 08/10/2016 - 16:10

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Un tempo mutato che ci rende sempre orgogliosi di averlo vissuto... per la genuinità... per il calore umano... per l'educazione nel rispettare et donare una mano di aiuto a chi ne aveva bisogno.
Quel nostro diverso... è ormai sepolto.
Espressivo decanto.
*****

Rocco Michele LETTINI 08/10/2016 - 15:36

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Io li ho vissuti questi tempi e ogni tanto li rammento ai miei figli ed ai miei nipoti.Ho nostalgia solo del ricordo.Ora sono felice che siano cambiati anche se...si stava meglio quando si stava peggio.Bellissima poesia molto originale.Ciao Andrea.

antonio girardi 08/10/2016 - 15:33

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