Orfeo ed Euridice.
Con la mia lira
ed il mio canto
ti trarrò fuori
dall'inferno
ma non guarderò
indietro, lo giuro,
per non perderti
per sempre.
ed il mio canto
ti trarrò fuori
dall'inferno
ma non guarderò
indietro, lo giuro,
per non perderti
per sempre.
Il mio scopo
è quello di amarti
e farlo eternamente
perché io, senza di te,
non sono niente.
Son disceso fin negli inferi
dove un serpente
malefico e maledetto
t'avea imprigionata,
ed ho sconfitto demoni
e mostri violenti
per poterti liberare.
Adesso, con le corde
di questo mio strumento
celestiale
costruirò una strada
verso il maestrale.
Ho creato un posto
dove poterci rifugiare
è proprio lì, tra il sole
e l'infinito
staremo nascosti
qui nessuno
ci verrà a cercare
e finalmente staremo soli
e per l'eternità
ci potremo amare.

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Commenti
Grazie Maria, ciao 



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Il poeta musicista che ha fatto la sua storia. e tu questa sera ne fai un bellissimo omaggio.
Ciao Emanuele.


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Grazie amici per i bei commenti.


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Un affascinante decanto. Mi piace l'accostamento alla letteratura mitologica. Certo, a quei tempi i poeti avevano molto materiale a disposizione, tipo il favore degli dei che li incitavano, e li suggestionavano anche. Non so se ci siamo evoluti.. Comunque la tua poesia mi piace.. 



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CARINISSIMA 5*


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