i colpevolisti
ma lascia che entri la luce
ad illuminare il suo volto
Come in una chiesa che sa di suppliche,
il desiderio di lui ti paralizza
e non riesci quasi a guardarlo
pulsioni che ti vivi addosso
come fossero immorali, peccaminose
un’autoaccusa muta ed inconsapevole
la tua
sai di non poterlo avere
In un mondo bislacco ad approssimativo,
lui no, ama una donna....
e quasi vorresti
sparire con la tua smania
auspichi che questa stessa ti distrugga
Non credi sia giusto vivere così
quasi esalassi odori indecenti
come se la tua sessualità
non fosse cosa privata
ma improvvisamente di pubblico dominio
e pubblica accusa
tu additato dagli sguardi
colpevolisti, l'ironia
dalla poesia mordace,
vorresti solo lui ti guardasse,
un attimo,
un libro aperto su una pagina bianca
sufficiente per scrivere l’eternità
Poesia scritta il 13/10/2016 - 13:29Voto: | su 9 votanti |
La chiusa è meravigliosa! 5*

margherita pisano
13/10/2016 - 22:46 Una pagina bianca ancora da scrivere
stupenda questa frase.
Ciao Laisa a te un abbraccio.
Maria Cimino
13/10/2016 - 22:31 
Francesco Gentile
13/10/2016 - 20:24 
laisa azzurra
13/10/2016 - 19:38
ANNA BAGLIONI
13/10/2016 - 18:28

Mary L
13/10/2016 - 17:05
andrea sergi
13/10/2016 - 16:24 
Paolo Mazzon
13/10/2016 - 16:04 Il mio elogio Laisa... per quanto di amorevole hai decantato.
Lieto meriggio.
*****
Rocco Michele LETTINI
13/10/2016 - 15:16
Sveva Molinari
13/10/2016 - 15:03
antonio girardi
13/10/2016 - 14:51




