C'e' sempre stato un passo in piu' da fare
per sfiorare 
l'orizzonte.
Non e' bastato
Incendiare le braccia.
Remare.
Non e' contata
la madida fronte.
C'e' sempre stata una scala,
un piolo,
un gradino
nascosto.
C'e' sempre stato qualcuno
a ingombrare,
piu' o meno fedele,
il tuo posto.
Ci son state le scuse 
a darti riparo.
Conforto.
Nei giorni piu' neri
in cui ogni cosa
sembrava dovesse andar
storto.
C'e' stata una nuda verita'
a svegliarti nel letto,
c'e' stato un brivido
nell'avere il sospetto
che tutto
non sia come pensi,
che puo' capir poco
chi conta soltanto
sui suoi cinque sensi.
E oggi unisco le mani 
in ginocchio.
Fede.
Potenza che permea la pelle
(e permane)
Fulmine e tuono nel cuore,
scintille sul viso
un lampo in un'occhio.
Nell'altro le stelle.
Raggiunte le vette.
L'abisso.
In fermo silenzio
e calmo nel cuore.
Asciutta la fronte
Stupito mi guardi
tra verita' e disegno.
Un piccolo ponte.
Nell'istante 
di calma esplosiva 
in cui 
divengo orizzonte.
mf
            
 Poesia scritta il 04/12/2016 - 02:32
Poesia scritta il 04/12/2016 - 02:32| Voto: |  su 3 votanti | 
 andrea sergi
andrea sergi   04/12/2016 - 17:55
 04/12/2016 - 17:55 Grazie.
Michele
 Michele Facchini
Michele Facchini   04/12/2016 - 17:39
 04/12/2016 - 17:39  
  
 GIANCARLO LUPO POETA  DELL'AMO
GIANCARLO LUPO POETA  DELL'AMO   04/12/2016 - 17:06
 04/12/2016 - 17:06 sublime

 laisa azzurra
laisa azzurra   04/12/2016 - 14:47
 04/12/2016 - 14:47  
                        


