SOLITUDINE 2
In questo dicembre assolato cammino sulla spiaggia,
sulla sabbia a piedi nudi l’onda copre l’impronta,
garrito insistente di gabbiani in attesa di cibo,
a riva l’onda schiuma, gorgoglia, rilassante suono.
Solo, sempre solo chiuso nei miei ricordi,
stanco del peso che mi porto dietro come gioielli,
vorrei finissero qui su questa spiaggia nascosti,
come tesoro ogni qualvolta prenderne qualcuno.
Nella risacca sbatte rumoreggiando l’onda,
per poi morire pian piano sulla sabbia,
mentre i ricordi entrano piano, piano nel petto,
per infrangersi pugnalando con forza il cuore.
Siedo sulla sabbia raggomitolandomi su me stesso,
la sofferenza mi chiude lo stomaco, sto piangendo,
chiudo gli occhi nessun rumore lascerò entrare,
sento la tua voce, il tuo profumo che sa di buono.
Lacrime cadono sulla nuda sabbia silenziose,
lascia una scia salata la lacrima, come la solitudine,
mi prende un brivido di freddo, il sole sta calando,
lasciando il suo rosso chiarore bruciare in me.
Poesia scritta il 17/12/2016 - 12:51Voto: | su 9 votanti |
Bravo🌹👍
Volevo anche ringraziare per il commento lasciato alla mia poesia.
Marina Lolli
29/12/2016 - 18:54 Sei bravissimo Giancarlo.
Buona giornata.
Loris Marcato
19/12/2016 - 07:12 bella e profonda, buona domenica con un raggio di sole

Mary L
18/12/2016 - 15:46 
Francesco Gentile
18/12/2016 - 10:52 
Sabry L.
18/12/2016 - 09:42 Solo così si può ripartire alleggeriti, quasi rinvigoriti.
Ciao!

Millina Spina
17/12/2016 - 22:41

mirella narducci
17/12/2016 - 22:37
andrea sergi
17/12/2016 - 21:42 Il dolore è tangibile.

Teresa Peluso
17/12/2016 - 19:41 Un esplicito verseggio, Giancarlo.
*****
Rocco Michele LETTINI
17/12/2016 - 19:30
Wilobi .
17/12/2016 - 17:30 quanta tristezza
quel racchiuderti in posizione fetale
fragilità, dolore, malinconia
è meravigliosamente splendida
per quanto malinconica.....

laisa azzurra
17/12/2016 - 14:36 
Renato Granato
17/12/2016 - 13:58




