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La consuetudine

La consuetudine ostacola il divenire:
lenta e monotonamente scorre.
Non si usura col tempo: ma argina e pontifica.
Limita senza straripare. Trasborda senza ungere.
Nutre senza saziare. Da acqua senza dissetare.
Puoi scorgerla in cielo, ove ti par di vedere
grappoli di stelle, che simili a stormi di uccelli
si raccolgono noiosamente in preghiera.
Passo dopo passo, lentamente agonizza.
Spesso implode. Puoi scorgerla ripiegata su sé stessa:
spossata e ricoperta di lacere vesti, impregnate di noia.
Come di consuetudine: consumandoti come cera:
fra impercettibili fremiti, senza far rumore,
prima tace e poi, con un flebile gemito lentamente, ti spegne.


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Poesia scritta il 28/01/2017 - 07:45
Da Giovanna Balsamo
Letta n.1201 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Nn sempre la consuetudine è negativa...anzi
Un gesto, una parola come il "buongiorno ", è una splendida consuetudine...
Ma la poesia è splendida

laisa azzurra 28/01/2017 - 15:19

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bellissima

Damiano Gasperini 28/01/2017 - 15:11

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profonda...sentita....
mi fa riflettere, quanta consuetudine respiro...
bella...hai dato un senso
grazie

Paolo Pedinotti 28/01/2017 - 13:51

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molto complessa ma veritiera la tua opera 5

GIANCARLO LUPO POETA DELL'AMO 28/01/2017 - 13:32

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Tanta verità.Complimenti

Elena Cucè 28/01/2017 - 11:59

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Mirabilmente interpretata poeticamente.
Lieto fine settimana, Giovanna.
*****

Rocco Michele LETTINI 28/01/2017 - 11:13

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la consuetudine ci limita nel bene e nel male ,non ci fa provare nuovi limiti o sensazioni,bellissima poesia ma lo sai già è consuetudine...

andrea sergi 28/01/2017 - 07:50

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