Nella sera che snebbia
dentro cerchi di luce di un sole
grandissimo e fioco
la notte prepara il suo tuffo
nello screzio argentato dei saraghi
affamati dal tempo che precede
il grande sonno marino.
A te è dato rinascere all'alba,
fino al giorno che anch'io non ci sarò.
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Puntavi sempre il dito all'ingiustizia.
E questa volta, davvero, spero nel cielo.
Che sappiano gli angeli a cui ti affidavi
tenere in serbo il tuo sorriso migliore.
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Esisteva la prova dei giorni,
che scandivano lenti la tua cara parola.
Sfuma la sera e ancora il tempo,
il tempo senza nome,
ce ne chiede conto.
Oh, non ci sei,
madre di coraggio e di fortuna
e il mio giorno è un canale d'amore prosciugato.
Ma un dio pietoso, di misericordia,
per me rimane sempre un sogno vero.
Poesia scritta il 12/02/2017 - 16:27Voto: | su 4 votanti |
Fabio Garbellini
13/02/2017 - 07:57 LIETA SETTIMANA.
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Rocco Michele LETTINI
13/02/2017 - 06:53 
Anna Rossi
13/02/2017 - 04:36

mirella narducci
13/02/2017 - 00:36 emozionante

laisa azzurra
12/02/2017 - 19:32 
GIANCARLO LUPO POETA DELL'AMO
12/02/2017 - 18:17



