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Lei, che mi ha cambiato la vita

Cara,
dolce, gentile e
Forte


E' la mia principessa, che mi ha
abbandonato


Sono arrivato al punto di offenderla,
perché la rivolevo troppo


Sapete come si chiama uno che di fronte all'odio più imbarazzante ci crede ancora?
Pazzo
Ma io non lo sono, o meglio
non sono nessuno ma sono
diverso
E questa diversità si trova nei suoi occhi,
ancora adesso, che non posso più vederla, sentirla
e che prima mi guardavano al risveglio e che
si
mi facevano star bene


Lei non lo sa,
ma adesso leggo Pavese e capisco ancora di più
che credo
nell'amore che rinasce
nell'autodistruzione, perché ho sempre amato fino in fondo


"Vai a fanculo
sei solo un bambino che vuole indietro il suo giocattolo rotto
non scrivermi mai più"
E quello che va avanti dopo queste parole
e che crede in un suo ritorno
non è un pazzo?
No, è semplicemente vivo


A te che leggi, e ti chiedi perché scrivo questa poesia, sappi che stanotte non chiudevo occhio
e dovevo scrivere
per salvarmi
Lei mi manca e me la ritrovo sempre avanti
e provo a dimenticarla
ma proprio non vuole andare via
e non è pazzia
ripeto
non è pazzia
ma l'amore che ci ha uniti
ti farà risvegliare, da un momento all'altro
magari anche adesso, che hai la testa sui libri
e capirai
che abbiamo fatto una scelta


"Si"



"Il 4 Luglio Tina è tornata"


Alla mia G., che ora non è più mia,
ma che presto lo risarà, perché, certe cose,
le si sanno e basta


Il tuo Pasquale



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Poesia scritta il 26/02/2017 - 01:38
Da Pasquale Valente
Letta n.371 volte.
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