Spasimo
Mi percuote la cruda fame
di un gioco che mi falcia i seni.
E lo spasimo vergine e spietato
si dirama nell'urlo che coagula la piaga.
Sulla pelle di granito
insorgono le lacrime
come rivoli di velluto.
Squarciano e lavano via
questi miseri brandelli
neanche degni di uno sputo!
di un gioco che mi falcia i seni.
E lo spasimo vergine e spietato
si dirama nell'urlo che coagula la piaga.
Sulla pelle di granito
insorgono le lacrime
come rivoli di velluto.
Squarciano e lavano via
questi miseri brandelli
neanche degni di uno sputo!
Poesia scritta il 25/04/2017 - 21:07Letta n.1159 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Non oso nemmeno entrare nel tempo creativo perchè è prerogativa di chi scrive: bella e terribile.


speranza iovine
29/04/2017 - 10:28 --------------------------------------
Toccante verseggio, complimenti


genoveffa frau
27/04/2017 - 23:14 --------------------------------------
grazie ;O
sebina pintaldi
26/04/2017 - 19:28 --------------------------------------
Un dolore lancinante deve attraversare l'anima dell'autrice per esprimere un dolore così forte ed uno sprezzo per il proprio corpo. Dolenti e sentiti i versi. Un saluto!


Grazia Denaro
26/04/2017 - 14:18 --------------------------------------
Lancinante questo spasimo che l'Autrice descrive con durezza e che investe il corpo il quale nella narrazione viene trattato senza alcun riguardo. Ottimo lavoro


Francesco Scolaro
26/04/2017 - 09:55 --------------------------------------
Aggrediti dal dolore a volte arriviamo fino alle lacrime che sono spesso purificatrici per il corpo e per lo spirito.
Versi molto belli.

Versi molto belli.

ALFONSO BORDONARO
26/04/2017 - 08:33 --------------------------------------
UN ACUTO VERSEGGIO CHE LANGUE UN VITAL PERCORSO...
SERENA GIORNATA.
*****
SERENA GIORNATA.
*****
Rocco Michele LETTINI
26/04/2017 - 08:20 --------------------------------------
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