La luce che s'affaccia dalla finestra
è un abbraccio lontanto, abbacinante.
Solo penombra e buio asfissiante
invece, nella piccola stanzetta.
è un abbraccio lontanto, abbacinante.
Solo penombra e buio asfissiante
invece, nella piccola stanzetta.
Presso i battenti sta sull'attenti
e spessa come il buio, la tenda,
che tende a teatrar ogni faccenda
con maschere per ciascun dei sentimenti.
L'attor s'asconde a estranei visi
come perpetua rappresentazione,
la più mera ed effimera finzione,
a cui spettatori daran giudizi.
Un dialogo assai concitato,
un repentino cambio di scenario,
l'occhio del pubblico è già abbagliato.
Ma giunge la fine, cala il sipario:
l'attor ritorna al suo mondo cupo,
così impercettibile all'uditorio.
E ridiscende nel buio dirupo.
            
 Poesia scritta il 29/06/2017 - 14:55
Poesia scritta il 29/06/2017 - 14:55Letta n.1516 volte.
			
			
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Commenti
Ringrazio tutti e 3 per i commenti, Maria, Brunello e Francesco. Lieto che abbiate apprezzato  
  
 
  
 Antonio Basile
Antonio Basile   01/07/2017 - 19:47
 01/07/2017 - 19:47 --------------------------------------
Ciao Antonio hai proprio ragione
la vita spesso diventa teatro
la vita spesso diventa teatro
Giusta osservazione questa tua
complimenti ciao caro
 Maria Cimino
Maria Cimino   29/06/2017 - 23:07
 29/06/2017 - 23:07 --------------------------------------
Magistrale componimento, sugli scenari della vita. Il teatro rimane una bella fonte d'ispirazione, e anche di vita.. in fondo 

 Francesco Gentile
Francesco Gentile   29/06/2017 - 19:02
 29/06/2017 - 19:02 --------------------------------------
intellettuale e ben composta...davvero molto bella...
  
   
   
   
  
 
   
   
   
  
 Brunello Pompeo
Brunello Pompeo   29/06/2017 - 17:55
 29/06/2017 - 17:55 --------------------------------------
  
            
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