Spiegami
o Dio
di che colore è
l'irrequietezza dei miei giorni
quel sordo ronzare
di speranze disattese
che si spegne tra le desinenze
di sogni ammutoliti.
o Dio
di che colore è
l'irrequietezza dei miei giorni
quel sordo ronzare
di speranze disattese
che si spegne tra le desinenze
di sogni ammutoliti.
Spiegami
o Dio
il senso delle mie braccia vuote
e delle mie notti stanche
quando le luci dell'amore
si spengono come cicche
sulla pelle dei miei desideri
e ristornano tenebre.
Spiegami
o Dio
l'irriverenza della tua mano
sulle virgole dei miei abbracci
e i puntini di sospensione
come lame affilate
sui silenzi
di pagine erose dal pianto.
Spiegami
o Dio
la sopravvivenza degli attimi.
Poesia scritta il 31/07/2017 - 21:05Da Enrico Danna
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Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Una poesia una richiesta al quale Dio
non risponde
E l'uomo che deve chiedersi perché vive nell'imquetudine?
non risponde
E l'uomo che deve chiedersi perché vive nell'imquetudine?
Giuliana 2 Marinetti 2
02/08/2017 - 18:39 --------------------------------------
inquietudine è il mio secondo nome....
Enrico Danna
02/08/2017 - 14:49 --------------------------------------
Intensa, profonda come l'inquietudine ...
Complimenti
Complimenti

adelaide guglielmi
01/08/2017 - 23:20 --------------------------------------
preghiera che riflette le mie stesse domande ma, ancora attendo una risposta. cmq 5+ 

enio2 orsuni
01/08/2017 - 14:36 --------------------------------------
è di una bellezza infinita
dolorosissima, ma intensamente bella, fino alla commozione
dolorosissima, ma intensamente bella, fino alla commozione
laisa azzurra
01/08/2017 - 14:11 --------------------------------------
Una preghiera intensa per sapere nel profondo...nell'attimo cosa scorre!
Molto bella!

Molto bella!

margherita pisano
01/08/2017 - 13:56 --------------------------------------
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