La percorro zigzagando tra i cespugli.
È quasi notte e sono esausto,
verrà domani e verrai anche tu.
Ci sono lingue ormai parlate da pochi individui,
e poderi coltivati da pochi uomini.
Ci sono celle piene e piazze vuote.
Ci sono sentimenti veri e autentici.
Controllo la strada così polverosa,
che temo di perdere il controllo del mezzo.
C’è una ragazza triste che mi aspetta,
verrà domani e verrai anche tu.
Costeggiando il crinale, devo stare attento
alle pietre che cadono dall’alto.
Sono ancora stanco ma ho un pensiero fisso,
quello del tuo corpo liscio e levigato su cui adagiarmi.
A volte ci basta un flash o un’istantanea per gioire di poco.
Allento i miei stivali di pelle di serpente,
e corroboro la mia tendenza all’introspezione,
che giace come un cadavere in un giaciglio.
Sbanderò un po’ su questa strada deserta.
I miei intestini mi avvertono che ho fame.
Ma io non voglio fermarmi a pochi passi da te.
Verrà domani e verrai anche tu.
Poesia scritta il 07/09/2017 - 13:26Voto: | su 6 votanti |

Marysol Martinez
09/09/2017 - 11:34 Bella, particolare
Grazia Giuliani
08/09/2017 - 21:11 L'autore insiste e persevera nel voler raggiungere il suo momento di felicità...
Piaciuta molto

PAOLA SALZANO
08/09/2017 - 20:45 
Spartaco Messina
08/09/2017 - 07:02 
GIANCARLO "LUPO" POETA DELL
07/09/2017 - 18:29 
Francesco Gentile
07/09/2017 - 18:21

Sabry L.
07/09/2017 - 17:50



