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per un sì

Era maggio ed io ricordo
la mattina di quel dì.
Ero incredulo all’evento
ma ero l’uomo più felice
per aver sentito un sì.
Era maggio ed io ricordo:
era il giorno lunedì.
Mi sentivo innamorato
di un amore appena nato
perché mi dicesti: sì.
Ti sentii (che bella voce),
mi fermai e sospirai;
mi sentii colpito al cuore.
Era un colpo troppo forte,
ho rischiato di morir.
Mi tremavano le gambe,
non riuscivo a stare in piedi.
Ti volevo stretta al petto
(tanto più per non cadere).
Ero l’uomo più felice,
per avermi detto: sì.
Ti guardai (ma che bel viso),
mi fissai ad ammirarti
e da solo mi chiedevo:
sono sveglio o dormo ancor?
Ti parlai (che voce fine),
mi pareva un usignolo
ch’ era pronto al cinguettio.
Lì, rimasi imbambolato,
non sapevo cosa dire,
- sono troppo innamorato -
solamente, sussurrai.
Era maggio quel bel dì
quando il mondo si fermò
per aver sentito un sì.
Ti toccai (e quasi svenni),
mi pareva d’impazzire.
Mi sembrava tutto un sogno
quello che mi succedeva.
Ti baciai? (or non ricordo)
Mi sembrò forse di sì.
Fu qualcosa d’irreale
non sembrava realtà.
Son passati tanti anni
da quel dì meraviglioso
e io so che t’amo ancora
e quel forte batticuore
provo adesso come allora.
Ed a maggio nel ricordo
e a memoria di quel dì
io ringrazio il mio Signore
per aver sentito un sì.


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Poesia scritta il 20/05/2013 - 13:07
Da Luigi Bellotta
Letta n.1474 volte.
Voto:
su 2 votanti


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