L // ULTIMA VELA
Randagia, su questa
spiaggia solitaria
cerco l’orizzonte
e nel cupo sfondo,
lentamente mi abbandono
nel suo perenne incanto
dove signoreggia il mare,
m’ inebrio di te,
del tuo salmastro
che si posa ansioso
di sale profumato.
Così attendo……
che arrivi l’onda,
il freddo respiro
s’infrange schiumoso
sul duro scoglio,
poi il mare lo raccoglie
con mano pietosa,
declina il giorno
di seducente nostalgia
nelle brezza marina
che sospinge
l’ultima vela,
lenta nel suo ritorno.
spiaggia solitaria
cerco l’orizzonte
e nel cupo sfondo,
lentamente mi abbandono
nel suo perenne incanto
dove signoreggia il mare,
m’ inebrio di te,
del tuo salmastro
che si posa ansioso
di sale profumato.
Così attendo……
che arrivi l’onda,
il freddo respiro
s’infrange schiumoso
sul duro scoglio,
poi il mare lo raccoglie
con mano pietosa,
declina il giorno
di seducente nostalgia
nelle brezza marina
che sospinge
l’ultima vela,
lenta nel suo ritorno.

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Voto: | su 9 votanti |
Commenti
Bellissime immagini in questa splendida poesia molto intensa,complimenti Anna 5*


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MOlto bella, trovo che sia una poesia immaginifica e magnifica. Un saluto!






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Grazie....


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Molto introspettiva. Veramente apprezzata, questa bella e profonda poesia






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Esercizio di introspezione, ispirato da ciò che ci circonda, ispirato dal ritmo della marea e sospinto dalla brezza... *****


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Mi piace molto questa poesia, che bello immaginare attraverso le tue parole! 



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bella e intensa







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Abbandonata in quel cubo sfondo dell'orizzonte, vorrei essere io quella
vela...

vela...







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