Mi chiedo se oltre il cielo esista l'infinito
Quello cui a volte si vocifera
Tra i sognatori e gli ingenui
Quello cui a volte si vocifera
Tra i sognatori e gli ingenui
L’universo e i pianeti forse sono troppo distanti
Per il mio occhio
Mi basta comunque sapere della loro esistenza
Mentre il cielo no
Quello rimane più toccabile e percorribile.
La notte giungerà ancora una volta
Con i suoi occhi un po’ indisponenti e un po’ martiri
Lasciando il tempo raggomitolarsi su se stesso
E i miei ricordi appendersi sullo spicchio di luna
Come in degli inutili quadri vuoti
È insolito tutto ciò
Come è insolito per me stare rinchiuso
Dietro questo specchio invalicabile
Dove scandiscono i minuti e le ore
Prima dello frantumarsi d’una clessidra millenaria
E solo qui aspetterò ne sono certo
Un nuovo domani
Che potrà definitamente asciugare le mie lacrime

Da Mirko Faes
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Commenti
Bella poesia..





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