Non sei più tu.
Un'altra te ha preso il posto tuo
mentre l'ho vista attraversarti i pori della pelle.
mentre l'ho vista attraversarti i pori della pelle.
Era prima la stessa all'ombra del balcone
la osservavo come intorpidito.
Come uno scrocchio di dita
duro il mio udito come guscio di conchiglia
rispondevo irritato: Vattene!
Ma Lei mi derideva e se stava là a schermirsi
di me, di te.
Io la guardavo con occhi di commiserazione
intanto che si distendeva per sfida accanto a me.
Il suo profumo era il tuo
anche gli occhi e la bocca
e la pelle.
Tu non parlavi, soltanto respiravi sopra il mio respiro
non eri già più quell'altra te!
di Francesco Currò
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