L’astuccio dei colori. (per le vittime del bullismo)
sfondano le finestre
infilzano i lividi e le mie cicatrici ancora sanguinanti
è ancor vivido il ricordo delle botte
prese ieri a scuola
e piango rannicchiato
sotto il getto freddo della doccia
mentre le mie lacrime si mischiano con l’acqua
che spazza via l’onta, il disprezzo, il dolore
perché questa violenza?
Sento ancora echeggiar nelle orecchie le loro urla disumane
sembravano spiriti maligni
volevano rubare il mio astuccio dei colori
ma io lo tenevo stretto al petto
loro non sanno che è il mio scrigno segreto
i miei colori son porte
verso mondi misteriosi
che solo io conosco
li disegno ogni sera
e lì mi rifugio
dove non esiste dolore
e le lacrime son solo ruscelli
d’acqua cristallina
abitati da piccoli pesci colorati
i capelli sono arcobaleni
dove danzano felici le nuvole
ed i bulli sono omini di marzapane
con cui giocare, ridere e scherzare.
Stringo ancora al petto
l’astuccio dei colori
ho tanti mondi ancora da disegnare
da abitare finalmente in pace
e dove non esistono vigliacchi
quegli strani esseri fatti di fango
con una pietra al posto del cuore.
Poesia scritta il 30/11/2017 - 16:18Voto: | su 2 votanti |

Emanuele Cilenti
01/12/2017 - 01:33 Luca.

Luca Fiazza
01/12/2017 - 00:21
Emanuele Cilenti
30/11/2017 - 21:16
enio2 orsuni
30/11/2017 - 21:04 
Emanuele Cilenti
30/11/2017 - 19:19
buona serata
GIANCARLO POETA DELL'AMORE
30/11/2017 - 19:09 
Emanuele Cilenti
30/11/2017 - 18:09 
Giulio Soro
30/11/2017 - 18:07




