…a chi tocca, nun s’engrugna
Costantino, er fijo der Sor Antogno
chiese ar padre, de sposasse Rosetta.
“ Che sei matto, nun vedo ‘sta gran fretta
t’ho da dì ‘na cosa, e me vergogno.
La su’ madre, un giorno de bbisoggno,
l’accompaggnai co’ la bricichetta
nacque Rosa…fu dietro la piazzetta ”.
A Costantino, je crollò er sogno.
De le lacrime, je se empì er còre.
Co’ la rabbia, riccontò a la madre
‘sto brutto fatto, e er disonore.
La madre lo sentì, senza fa’ squadre
poi, ammiccanno da cospiratore:
- Sposa Rosa…quello, mich’è tu padre…-.
Gep© 2017

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Commenti
Bellissima! Complimenti.


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sarebbe perfetta ma fa lo stesso. bel sonetto



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Bravissimo. Sono cose che accadono e, raccontate così, divertono. 5* Aurelia


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