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Il Sonnambulo

Ore ventiquattro circa,
come madre mia mi partorì,
pochi capelli in testa,
assenti altra peluria.
Non so come,
io varcai il portone di un monastero di monache,
dirigendomi verso la cappella,
fino al battistero,
dove bagnavo la mia mano con l'acqua santa,
segnandomi la fronte.
La mattina precedente,
mi svegliai nel mio letto,
vestito con un saio,
ma al monastero non so come
io vi entrai.
Tutto questo mi è stato raccontato:
sono sonnambulo.


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Poesia scritta il 15/12/2017 - 18:07
Da Salvatore Rastelli
Letta n.1301 volte.
Voto:
su 5 votanti


Commenti


Originale descrizione di una volontà forse mascherata da una splendida finzione.
Molto bella.

ALFONSO BORDONARO 16/12/2017 - 13:19

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questa poi... 5*

enio2 orsuni 16/12/2017 - 10:08

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Nooo anche nel monastero delle monache
sei finito.... ah....ah....ha....


Beh si dice che i sonnambuli fanno tante cose senza saperlo...evidentemente nel tuo inconscio volevi provare ad indossare un saio.

Anche questa sera mi hai strappato
un bel sorriso.

Ciao caro buona serata...
e buon weekend


Maria Cimino 15/12/2017 - 20:39

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be una bella esperienza

GIANCARLO POETA DELL'AMORE 15/12/2017 - 20:22

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Fantastico!!!!

Grazia Giuliani 15/12/2017 - 20:10

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Sonnambulo o viaggio astrale???
Comunque sia Salvatore è bello quello che ti è accaduto!
Un caro saluto!

margherita pisano 15/12/2017 - 20:04

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incredibile
Salvatore nn so se è vera, ma è comunque verosimile
mia figlia è sonnambula ...so cosa significa

laisa azzurra 15/12/2017 - 19:33

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