Quando il ciel
Che sempre Sussurra infinita grazia
Della sua stella si muta, il sol si calma
Allor s ' appressa all infinita coltre
Selene,chiama a se per salir la bella venere .
Espero lucente che nella prima notte
Canti e nell ‘alba risplendi
Dei due versi prendi i sensi .
Tanto bella che il fratel celeste
Per evitar tra gli eletti
Dolori e screzi
A vulcano ti diede in fede .
Del popol romano.
Dea beata ,che in amor
Per te bramar.
Fuoco del cor per gli
Amanti quando splendi
Nel firmamento riaccendi
I sopiti battiti
Viso ,nel viso persi
Sì cercan negli occhi
Lo speculo d’ amor che alimenti .
Della terra gemella ardente
Fiammeggiante nei suoi cieli ,
Ma al cor non si pone ferro
Quando del fatal veleno
Ei e gonfio e pieno.
Tu perduta ,vinta
Al mortal hai dato gioia
Quando da anchise
Nacque Enea.
Tu fonte di turbamento
nel petto
Come desister
Da cotal fermento ?
Si Discioglie il nodo
D’ ogni patimento
Abbandonando
Il pensiero al tuo
Talento .
Madre ,che gli spiriti
Allevi fucina d’ alti
Sentimenti
E dolci sospiri
Sposa divina ,
Quanti sorrisi
Agli amanti hai dato
Quanti crucci hai curato
Quando nel ciel
D'ogni tempo
Infuocato
Il carro dell ‘infinito
Sogno di anima in anima
Hai tirato ,
Guardando in te ogni
Mala fede si dissolve.
Ed io che miro
Il ciel Che annunzia
Il primo albore,in te mi
Incanto,oh bella luce senza macchia!
Corrado cioci

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poesia.




