Quando il ciel
Che sempre Sussurra infinita grazia
Della sua stella si muta, il sol si calma
Allor s ' appressa all infinita coltre
Selene,chiama a se per salir la bella venere .
Espero lucente che nella prima notte
Canti e nell ‘alba risplendi
Dei due versi prendi i sensi .
Tanto bella che il fratel celeste
Per evitar tra gli eletti
Dolori e screzi
A vulcano ti diede in fede .
Del popol romano.
Dea beata ,che in amor
Per te bramar.
Fuoco del cor per gli
Amanti quando splendi
Nel firmamento riaccendi
I sopiti battiti
Viso ,nel viso persi
Sì cercan negli occhi
Lo speculo d’ amor che alimenti .
Della terra gemella ardente
Fiammeggiante nei suoi cieli ,
Ma al cor non si pone ferro
Quando del fatal veleno
Ei e gonfio e pieno.
Tu perduta ,vinta
Al mortal hai dato gioia
Quando da anchise
Nacque Enea.
Tu fonte di turbamento
nel petto
Come desister
Da cotal fermento ?
Si Discioglie il nodo
D’ ogni patimento
Abbandonando
Il pensiero al tuo
Talento .
Madre ,che gli spiriti
Allevi fucina d’ alti
Sentimenti
E dolci sospiri
Sposa divina ,
Quanti sorrisi
Agli amanti hai dato
Quanti crucci hai curato
Quando nel ciel
D'ogni tempo
Infuocato
Il carro dell ‘infinito
Sogno di anima in anima
Hai tirato ,
Guardando in te ogni
Mala fede si dissolve.
Ed io che miro
Il ciel Che annunzia
Il primo albore,in te mi
Incanto,oh bella luce senza macchia!
Corrado cioci
Poesia scritta il 12/01/2018 - 11:53Voto: | su 3 votanti |
corrado cioci
12/01/2018 - 23:18
corrado cioci
12/01/2018 - 23:18 poesia.
Maria Cimino
12/01/2018 - 23:07 
GIANCARLO POETA DELL'AMORE
12/01/2018 - 15:55



