Il male è sempre ospite
di luci gravide
È il fissare il sole
che incrina il dorso
La schiavitù brancola
celata nella libertà
di essere liberi
È il morso delle briglie
che infiamma le urla
E come spesse volte
l'origine del dolore
Spia dall' innaturale spinta
di gioie fiabesche
Ciò che di buono
resta del cuore
È il suo violento bruciare
Finché l'anima
non spruzza consumata
le ultime lingue
da crepe carbonifere
E ti dissolvi
in particelle elementari
di antimateria
Poesia scritta il 14/01/2018 - 14:09Letta n.1189 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Grazie un abbraccio anche a voi 

OKINAWA NAWAKIRO
16/01/2018 - 12:22 --------------------------------------
Considerazioni molto profonde
queste tue.
queste tue.
poesia di grande impatto.
Ps.. vedo che Adriano il grande capo
è stato spiritoso....
bello che anche lui si metta in gioco...prometto che lo farò scendere in campo più spesso.
Ciao OKINAWA un abbraccio
Maria Cimino
15/01/2018 - 23:11 --------------------------------------
Ah,pardon allora


OKINAWA NAWAKIRO
14/01/2018 - 19:36 --------------------------------------
lo sappiamo tutti...tanti cari saluti
Adriano Martini
14/01/2018 - 17:56 --------------------------------------
Grazie,ma non sono giapponese


OKINAWA NAWAKIRO
14/01/2018 - 17:25 --------------------------------------
considerazioni sul male, sul dolore e sulla vita espresse con uno stile oserei dire sperimentale con frammenti di parole e di sensazioni...quasi un puzzle da ricomporre.
Interessante..(poi dette da un giapponese acquistano un significato particolare...)
Interessante..(poi dette da un giapponese acquistano un significato particolare...)
Adriano Martini
14/01/2018 - 17:20 --------------------------------------
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