controllerò che tutto, nella valigia,
sia a posto,
tutto quello che servirà
a ripartire dal Sud,
a ripartire da Me.
Un po' di panni buoni
per stare fresco
dove il Sole batte
a quaranta gradi e più,
e un po' di malinconia
che nel Mediterraneo getterò via.
Un Autogrill notturno
ti inebria del suo profumo,
tra brioches calde
e giornali freschi di stampa,
alle tre del mattino,
nella fine di Luglio.
Chissà com'è
che finisce più in là
questa sfasciata A3
oltre la mia terra e la Lucania,
terre del Sole,
mare e memorie.
Pensieri immorali,
chissà perché mai,
istinti dettati
da squilibri nervosi,
equalizzerò allora
le mie torbide idee?
E' una cosa che voglio,
riprometter mi devo,
scrivere nuovamente
un capitolo nuovo
di questo libro infinito
che è la mia vita.
I sentimentalismi
di liceale memoria
ve li lascio, tranquilli,
ché la strada va avanti,
tra crateri da camion
e lavanda selvaggia.
Quando dietro la curva
che conduce lì, al mare,
ricomparirà il Sole,
mi risveglierò nuovo,
con la musica mia,
con la mia fantasia.
Con quel caro entusiasmo
che da venti e due anni
accompagna il mio andare,
mi rialzo e distinguo
il passato passante,
il deciso presente.
Prima di andare via
coi miei Pooh e con la Luna,
nella prim'alba d'Agosto,
ci si guarda le stelle
ancora un'ultima volta.

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