Io vedo quello che altri non possono vedere,
sento quello che altri non possono sentire;
un giorno mi riprenderò con forza le ali rubate
e visiterò la fortezza accovacciata sul monte;
là potrò udire le voci dei venti
usciti dalle tombe
maledire e imprecare contro le notti eterne,
là dove giorni remoti raccoglievano
sorrisi di speranze e disperate agonie
piangono, ancora e sempre, tristi sentinelle
in vana attesa del pietoso riposo.
            
sento quello che altri non possono sentire;
un giorno mi riprenderò con forza le ali rubate
e visiterò la fortezza accovacciata sul monte;
là potrò udire le voci dei venti
usciti dalle tombe
maledire e imprecare contro le notti eterne,
là dove giorni remoti raccoglievano
sorrisi di speranze e disperate agonie
piangono, ancora e sempre, tristi sentinelle
in vana attesa del pietoso riposo.
 Poesia scritta il 26/09/2018 - 16:40
Poesia scritta il 26/09/2018 - 16:40Letta n.1110 volte.
			
			
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Commenti
È una storia strana in effetti....che a distanza di anni ancora mi inquieta.
Hai colto in pieno il senso Laisa. Buona serata.
Hai colto in pieno il senso Laisa. Buona serata.
 MAURIZIO R. MASSARI
MAURIZIO R. MASSARI   26/09/2018 - 23:12
 26/09/2018 - 23:12 --------------------------------------
...Nn so
È Molto bella, ma inquietante
 
È Molto bella, ma inquietante

 laisa azzurra
laisa azzurra   26/09/2018 - 20:19
 26/09/2018 - 20:19 --------------------------------------
  
            
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