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Braccia al cielo

Forse ti avevo vista proprio ieri,
su quel bus che non prendo mai,
braccine dietro al collo di papà,
occhi di carbone dolce,
da dietro la sua spalla mi guardavi
e sorridevi al mio sorriso incantato...
dalle tue treccine, come tre alberelli
protesi all'alto, alla carezza di sole
sulle perline e nastrini colorati.
O forse, qualche tempo fa,
avevo parlato con tua madre
leggevo nei suoi occhi laghi scuri,
e alte pianure, verdi profondi, suoni
che io mai conoscerò
di mille passati, di dolori antichi
sfumati infine nella dolcezza
senza rabbia di chi senza sapere
sa, che la vita è oltre.
Forse, eri tu.
Ma oggi sei volata
braccine alzate, le treccine
diventate ali di uccellino magro
bagnato disperato tra mare e fuoco
e grida e freddo
neanche il tempo per la disperazione
tra affanno e gelo della morte antica
alla fine...al cielo sei tornata.
Sarai donna altrove,
sarai donna mai
di te e i tuoi mille fratelli
sarà bello se un giorno, forse
mi racconterai.


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Poesia scritta il 03/10/2013 - 23:09
Da Irene Fiume
Letta n.1258 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Già forse domani sarà bello ma oggi è molto triste leggere di una bimba volata in cielo . Ciao Irene

Claretta Frau 06/10/2013 - 18:15

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