Il mio cuor imbalsamato
si specchia, condannato
tra eclissi di lune senza fine!
si specchia, condannato
tra eclissi di lune senza fine!
Quale linea lustri gli orizzonti,
laddove questo vento salmastro
si quieti e di alabastro
tinga e allieti mari e monti!
Quali vette violino il limite
al di là di caduche spoglie mentite
e di sorrisi i cipressi parin ombre
da tumuli di odio ed ecatombe!
Che peso avrà l’esser infelici,
e regnar sul tempo dei nemici?

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