L'ALBA CHE VERRA'
Mi sveglio al sorger di un nuovo giorno,
lunga la notte di dolore, urla e lacrime,
volti umani sofferenti, nello squallore,
l'eterna vittoria di un tempo che non li vuole,
nella frustrazione e dell'accanimento
su chi non può difendersi neppur dal freddo.
Sentimenti sotterrati in casse di piombo
in un luogo inaccessibile che non si vede,
questa alba sa di sconfitta e di inganno,
di smarrimento umano divenuto animale,
perdizione, per ognuno di noi sia inferno,
senza scomodar nessuno, i demoni siamo noi,
incapaci di trovare un equo equilibrio.
I  passi fanno rumore  come il pane fresco
sulla  via che percorro  per andarmene da qui,
ho visto donne, bimbe, vendere il proprio corpo,
ho visto uomini  travestititi  far cose sporche, 
ho visto un  uomo umiliare  un altro uomo, 
ho visto un verme picchiare a morte una donna.
Ho visto me dare la giacca ad un uomo tremante
ho visto un uomo strappare a quest'uomo la giacca,
ho visto uno stupratore far del male a un bimbo,
ho visto un emigrato chieder elemosina all’angolo,
ho visto l’ umano cadere sempre più in basso,
ho capito svegliandomi che quello era un sogno.
Il sogno è la fotografia di un pensiero già esistente 
dentro il mio cuore esiste nascosto questo sentimento, 
annaspava per respirare, pian piano si è fatto sentire,
l'alba di un nuovo giorno,  porterà  il mio sorriso 
scaldando l’anima di ogni essere umano che incontro,
non sarò io, ma Dio  a chiedere ad ognuno  il  conto.
            
 Poesia scritta il 01/02/2019 - 21:10
Poesia scritta il 01/02/2019 - 21:10| Voto: |  su 0 votanti | 
 
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
  
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mirella narducci   03/02/2019 - 19:02
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Teresa Peluso   02/02/2019 - 09:04
 02/02/2019 - 09:04 L'umano cade sempre piu in basso
 
   
  
 Salvatore Rastelli
Salvatore Rastelli   02/02/2019 - 08:39
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