Il disegno della vita
percorre
sentieri pietrosi
sulla terra contenta
che parla con voce lontana
spezzando il tempo
in un sublime incanto
che spazia nella notte
rubando al nulla
la felicitā
mentre sinfonie di luci
cantano
nei giardini perduti
la voce dei sogni.
Echi vaganti
cadono
come petali di stagioni strappate
al profondo mistero
delle nostalgie.
Poi tutto finisce
svanisce la fatica di esistere
cade in un vuoto eterno
per tornare
polvere di stelle.
percorre
sentieri pietrosi
sulla terra contenta
che parla con voce lontana
spezzando il tempo
in un sublime incanto
che spazia nella notte
rubando al nulla
la felicitā
mentre sinfonie di luci
cantano
nei giardini perduti
la voce dei sogni.
Echi vaganti
cadono
come petali di stagioni strappate
al profondo mistero
delle nostalgie.
Poi tutto finisce
svanisce la fatica di esistere
cade in un vuoto eterno
per tornare
polvere di stelle.

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Commenti
Testo introspettivo, a tratti struggente, nell'accettare l'ineluttabilitā della vita in tutte le sue forme. Tutto fluisce, ogni cosa ha il suo apice, il declino, anche una rinascita dentro a fermare emozioni.
Molto apprezzata!
Molto apprezzata!


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E poi si finisce tutti, nello stesso posto. Giā. Davvero molto piaciuto lo stile 



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Grazie a tutti per i Vostri commenti.
Cari saluti.
Cari saluti.


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Molto bella.


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Mi piace, non hai detto tornare alla terra ma alle stelle!!! Bella!! 



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Una chiusa che sottolinea linevitabile ritorno lā da dove siamo venuti.





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