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Quanti inganni
che nascono
oltraggiosi
denigrano
cacciano
un'esca
facendo abboccare
il pesce
sicurissimi
di avercela fatta
ancora
Se intuiscono
di aver fallito
si arrabbiano
il sangue bolle
sentendosi storditi
e molto caldi
alle prime avvisaglie
Le teste girano
annebbiandosi la vista
mentre il sole cala
sulle palpebre
Respinti da quelli
che pensavano
abboccassero sul serio
come piccoli bambini
che non sanno di essere
imbrogliati


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Poesia scritta il 26/05/2019 - 10:17
Da MARIA ANGELA CAROSIA
Letta n.1086 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


Triste verità il prevaricare
i sentimenti degli altri in un testo
lucido, intenso.
Molto apprezzata

Alpan Alpan 29/05/2019 - 00:55

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Grazie tante carissimi. PS: hai ragione Maria, bisogna cercare di tirarsi un pò su, soprattutto quando si ha poca stima di sé o niente

MARIA ANGELA CAROSIA 27/05/2019 - 08:13

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È vero quello che dici. Scrivi molto bene, mi ripeto lo so!!!

Maria Isabel Mendez 26/05/2019 - 23:04

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Tema molto interessante. Ma quanto ancora sopporteremo il solitario ingannatore che, scoperto, si cambia il nick per cominciar da capo? E , se per caso, divenuto fosse il tempo ed il luogo di cominciar l'esilio? Ad altri l'ardua sentenza. Noi possiamo solo chinar la fronte a sconosciuta libertà che fa del nick una piaga dell'onestà. Venni, dissi, persi...per caso persi anzi per poco.

Ernesto D'Onise 26/05/2019 - 19:43

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Maria Angela, sei bravissima, hai colto la psicologia di chi "ama" ingannare e ne hai fatto poesia...
inganno e cattiveria, tema molto sentito

Grazia Giuliani 26/05/2019 - 16:23

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L'inganno...
figlio della cattiveria
Uno dei peggiori mali del mondo
Molto brava, davvero

laisa azzurra 26/05/2019 - 14:56

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Molto bella..

Anima Scrittrice 26/05/2019 - 14:41

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Bellissima.... complimenti!!!1

Davide Zocca 26/05/2019 - 13:04

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