I gelsi sono appena caduti
dai rami alti baciati dal sole,
come i melograni vermigli
presagi di bellezza dissolta.
Odo la tua voce irreale,
ovattata rimandare l'eco
della tua vita perduta,
chinata a raccogliere
quel che resta dei frutti
sparsi,
nella stagione estiva che fluisce
senza misericordia.
Nel giardino quel fringuello
si posa lieve
sul vecchio fico,
in una melodia atona di silenzio
che contrasta col richiamo
di una memoria antica.
Ti sento aleggiare con i tuoi
fantasmi d'amore che ritornano
fino a farmi male.
Eppure è un frammento di vita
che scompone quel sapore
di morte
che doloroso riaffiora.
Nel giardino ti vedo giocare
felice con i bambini,
oltre quel tempo sospeso
che segna il sottile equilibrio
tra fine e rinascita.
Nel giardino ora velato da
trame d'autunno ancora ti attendo!
Poesia scritta il 03/07/2019 - 18:10Voto: | su 4 votanti |
MARIA ANGELA CAROSIA
05/07/2019 - 22:59 Struggente e delicatissima!

Alessia Torres
05/07/2019 - 17:10 
Maria Isabel Mendez
05/07/2019 - 16:28

santa scardino
05/07/2019 - 15:32
Grazia Giuliani
04/07/2019 - 17:51 
Carla Vercelli
04/07/2019 - 17:00 Un amore infinito, oltre il tempo concesso
laisa azzurra
04/07/2019 - 10:29
Mirko (MastroPoeta)
03/07/2019 - 21:25



