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Mondo tondo
In un locale bar,
ci sono due tizi,
se bevono ancora saranno,
tra un po’ ubriachi,
personaggi intorno,
mondo vario pittoresco,
qualche volta da credere,
altre volte
da perdere;
se con un dito fai un cerchio,
ecco che
d’improvviso hai tutto il mondo,
per girarlo basta un secondo,
e il mondo,
è un gran casino,
e non c’è pace quaggiù,
e c’è bisogno di tutto,
e la libertà è un poco un lusso;
mondo tondo,
come un girotondo,
e la gente s’affanna e corrono,
come formiche,
come un gregge;
ma io non ci casco,
non mi muovo,
stò per conto mio,
e me la dormo.


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Poesia scritta il 24/11/2019 - 08:01
Da stefano medel
Letta n.994 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Originale fotografia di un modo di vivere certamente alienante.

Grazia Giuliani 25/11/2019 - 13:30

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Bella poesia che esprime il dolore di vivere di ogni essere umano, l’affanno di correre senza un senso apparente .Anche se in realtà ognuno vive un suo vissuto unico e non del tutto interpretabile.
@mi sembra che sto non voglia l’accento.....sicuramente non è voluto

Anna Maria Foglia 24/11/2019 - 14:04

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