Si sgretola il cielo di settembre
Sul palmo d’una mano
Tra le carni prive di impulsi
Nell’ostinazione di una sporgenza
(L’essere è ciò che l’abisso è per un occhio involuto)
La luna è una voragine stanotte
Le stelle anime d’un tempo
Ed io del domani ne sarò l’ossario
O una sua semplice estensione

Da Mirko Faes
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