Vorrei tornare
tra le nuvole
a volteggiare,
senza turbe, sognare,
leggera come un aquilone.
E invece cado,
sento il peso sprofondare
e i macigni schiacciare,
fuori da me, il cuore.
In questo mare,
che mi era familiare,
io non so più navigare,
qui non prende il segnale,
non controllo più il timone.
Intorno a me,
brulica la desolazione,
nella testa: confusione;
tutto questo fa terrore.
Mi accompagna
un cronico tremore
e l'apatico ardore
di chi ormai
è sulla via della Rassegnazione.
tra le nuvole
a volteggiare,
senza turbe, sognare,
leggera come un aquilone.
E invece cado,
sento il peso sprofondare
e i macigni schiacciare,
fuori da me, il cuore.
In questo mare,
che mi era familiare,
io non so più navigare,
qui non prende il segnale,
non controllo più il timone.
Intorno a me,
brulica la desolazione,
nella testa: confusione;
tutto questo fa terrore.
Mi accompagna
un cronico tremore
e l'apatico ardore
di chi ormai
è sulla via della Rassegnazione.

Da Rea .
Letta n.1049 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Grazie a tutti per i bei commenti





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Uno stato d'animo espresso con lucidità e sofferenza...molto bella questa tua poesia!


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Bell'opera strutturata bene per una ottima resa emotiva. 



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Bell'opera strutturata bene per una ottima resa emotiva. 



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Poesia molto bella che esprime efficacemente una situazione di forte disagio interiore che rende incapaci di adattarsi alla realtà e impedisce persino di sognare! 



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