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Extracomunitario

Ricordo che agli inizi del duemila
ci fu una grande ondata d'immigranti;
infatti, ad un controllo eran 'sì tanti
che avevan fatto una gran lunga fila.


Extracomunitari d'ogni terra
venivano a cercar lavoro qui
e c'era pure chi partì da lì
per essere scampato ad una guerra.


Uno di loro ch'era malridotto
si fece avanti per farsi notare;
dagli altri, che lo stavano a guardare,
fu preso ed al suo posto fu condotto.


Allora si formò un arruffamento;
ognuno volle dir la sua ragione
per ritrovarsi in quella siatuazione
e che nessun di loro era contento.


E su di quello, le pupille fisse,
alcuni lo prendevano a percosse;
a quelli che gli chiesero chi fosse
si volse con un ghigno e così disse:


"Noi siamo tutti figli della Terra
e tutti nella Terra torneremo;
almeno, per quel poco che vivremo,
restiamo in pace senza farci guerra!".



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Poesia scritta il 13/03/2014 - 08:33
Da Giuseppe Vita
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