Lasciamo che il giorno muoia,
e la notte corra veloce .
Lasciamo l 'amore ai poeti ,
ai sognatori,
utopisti d'oggi e di ieri.
Che nascano nuovi fiori 
sui campi di guerra .
UN cuore gentile 
si liberi  degli affanni,e sappia 
trovare il suo ristoro. 
Vola placido  un gabbiano,
al far dell'alba
sparisce  tra il ribollir  della marina 
nascosto  dall 'ombra e sabbia. 
Siano gai i fanciulli,
corrano  nei verdi campi 
ed un mutir di cannoni .
Sale dal colle la verginella 
allo spirar  di levante,
Quanto sei dolce gioventu'
che dai sapor alla vita.
Mi sia sempre caro quel 
frullio d'ali di uccell  fuggitivi 
al tramonto,
mentre il rosseggiar del vespro 
tinge le timidi nubi.
Sia sempieterno,il fruscio 
del vento tra le verdi foglie,
che cantano  melodiose 
melodie,
rallegrando  chi sa intender. 
Muoia il pensier  pigro 
sia un'inno  alla vita.
Gli amori trovino  il posto nel mondo.
Non piu  il lacrimar alla porta 
d'amanti  freddi,
che di cupido son in difetto. 
Sia tenero il bacio
della madre,
pur quando siam di barba e pelo
coverti,
ma il viso non è  mai pago 
di quel bel sbaciucchio.
Le anime belle tornino 
al primo  luccichio 
che han già vinto la seconda morte
Le brutte tacciono,.
gia il sonio del monito le imbroncia
dell'eterno sopir. 
E tu pensier mio,
lascia questo corpo alla fine del giorno .
Corrado  cioci
            
 Poesia scritta il 16/06/2020 - 18:23
Poesia scritta il 16/06/2020 - 18:23| Voto: |  su 0 votanti | 
 mario Righi
mario Righi   17/06/2020 - 12:09
 17/06/2020 - 12:09  
                        


