In sé assopita l'attività
d'un pensiero.
Ridesta il mio respiro,
fugace fremito d'un attimo.
d'un pensiero.
Ridesta il mio respiro,
fugace fremito d'un attimo.
Vana la ricerca della prima
flebile risposta,
che dal fruscio funesto
la domanda appare.
Desto dal sussulto,
ritrovo il vagito
dell'infante da me partorito.
Datogli un nome,
ritorno nella mia condizione,
vagando nella mera visione
d'una realtà senza ragione.
Ed ecco il chiarore d'una assoluzione!
Quando d'improvviso scompar Risposta,
Fanciullo sembratomi mio
da quel nome che li volli dare...
Rientro ramingo
nel pensiero,
senza bussola
ad indicarmi il sentiero.

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