Lentamente muore...
Il giorno con i suoi attimi,
accendendo stelle in una notte
dalle ali di cristallo,
il respiro del vento che si attenua
dopo un movimento di tempesta,
i sogni e la realtà, la vita che scorre,
il tempo che inesorabilmente fluisce.
Lentamente muore...
Aracne vittima della sua stessa ragnatela,
tra i ricami dei telai minoici
e la furia di Hera implacabile,
la notte che sbiadisce al chiarore
di un'alba che preannuncia il nuovo mattino
dal respiro profondo.
Lentamente muore...
il bacio sulle tue labbra, la carezza sul seno,
l'abbraccio nella stretta delle mani,
il respiro di risacca, l'onda che si infrange
in una musica senza note e senza tempo.

Da Alpan .
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Commenti
In questa poesia molto bella leggo, non so se a ragione, la metafora dell’essere umano che”lentamente muore” nella ragnatela da lui stesso intessuta. 



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Veramente bella questa poesia.


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Una musica che travolge e sconvolge dall'inizio alla fine.Aracne è la peggiore alleata,imprigiona noi stessi e ci rende schiavi, anche e soprattutto dell'amore. Stupenda e da rileggere!






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È il mio ringraziarti sempre M. Luisa per i tuo sentiti commenti.


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... E in una musica senza note e senza tempo questa splendida poesia. Chapeau!





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