Senza voce...
Chiamami col mio nome,
come chiami la pioggia
o il vento tra le foglie.
Voce atona che non ha parole,
se non quei silenzi d'amore
che fluiscono in un tempo lontano.
Chiamami con altra voce profonda
come quando chiami il mare
o la furia della tempesta che sconvolge,
eco che possa raggiungermi penetrando
la mia anima errante.
Senza voce in un respiro flebile
che io possa riconoscere,
aleggiante di memoria antica.
Chiamami per non sentirti sola,
come sempre avrò per te mille parole d'amore,
riguardi e le attenzioni che meriti,
perché tu possa vivere oltre la vita.

Da Alpan .
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Commenti
Molto profonda e coinvolgente!Bravissimo Alpan


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Idem anche per me poesia molto sentita. Un saluto 



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Bellissima poesia molto sentita davvero ammirevole. Un caro saluto, Alpan


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