Tra pampini e stelle
rimirai succosi frutti tanto cari a Bacco
tra granitici solchi colmi di gramigna.
Perbacco dissi, si prospetta meno dura, 
nello stupore verdi pampini sfiorai
eppur quell'annata  faceva cosi paura.
Anche il pensiero, un tempo agro forte
s' addolcì e più non temette la mala sorte
d'inacidire seppur dentro una vecchia botte. 
Travolto e rapito nell'incanto in loco restai
 pavoneggiandomi come vero allocco
nel cerchio della nuova luna mi ritrovai.
Non so come a quel regno giunsi lesto
 a tratti oscuro e luminoso, guardai in basso
vidi un corpo, giaceva nella piana mesto.
Chiesi di tornare e a salutare m'apprestai
 mille stelle raggiavano quel mondo.
 Tra polvere sbracciando, dal sogno mi destai.
 A farlocche stelle volentieri rinunciai
acini gustosi rilucevano sorridenti 
la mia modesta vigna più non lasciai.
Genoveffa Frauopere©2021
            
 Poesia scritta il 01/09/2021 - 09:35
Poesia scritta il 01/09/2021 - 09:35| Voto: |  su 10 votanti | 
 
  
 MARIA ANGELA CAROSIA
MARIA ANGELA CAROSIA   25/05/2022 - 13:33
 25/05/2022 - 13:33  
  
 genoveffa genè frau
genoveffa genè frau   06/09/2021 - 21:01
 06/09/2021 - 21:01 
 Maria Luisa Bandiera
Maria Luisa Bandiera   06/09/2021 - 08:44
 06/09/2021 - 08:44 nonostante le letture risalta il tuo generoso commento mentre le stelle scompaiono, per fortuna non mancano nel mio cielo! ti ringrazio Santa Scardino, buona domenica gentile autrice!
 
   
  
 genoveffa genè frau
genoveffa genè frau   05/09/2021 - 18:22
 05/09/2021 - 18:22 
 santa scardino
santa scardino   03/09/2021 - 14:39
 03/09/2021 - 14:39  
                        



