i miei occhi saranno bui,
il freddo attraverserà la mia salma,
e comincerà la mia eterna calma.
Fuori non cambierà niente,
formicolio ancor ci sarà di gente,
il tram passerà sempre puntuale,
con la gente che ci scende e che ci sale.
Un nuovo necrologio verrà affisso,
io sarò in compagnia di un crocifisso,
apparirò come ospite di un dormitorio,
giacente forse in un anonimo obitorio.
Il mondo non si fermerà per me,
continuerà così come è,
si conterà sulle dita di una mano,
chi sentirà nostalgia di me sul divano.
Lacrime che non sentirò cader sulla mia fronte,
ma di cui sin da ora conosco già la fonte,
mani amorevoli accarezzarmi dolcemente,
contro la legge della vita imprecando inutilmente.
Ahahah! Ora però facciamoci una gran risata,
la poesia potrebbe esser mal interpretata,
ciò che scrivo è probabilmente arbitrario,
i mezzi pubblici non sono mai in orario.

Voto: | su 2 votanti |











