discernere il Verbo e
comprendere il senso del senso.
Vorrei parlare del bene e del male in misura eguale,
come eguale è l'anima dell'uomo,
nell'esser tale.
Vorrei che la gente potesse guardare veramente i miei occhi
e capire quello che io penso,
quello che io sono.
Vorrei un luogo dove il semplice insegna al complesso,
dove il maestro ascolta l'allievo.
Vorrei una dimensione dove tutti fossero se stessi,
tra difetti e pregi,
ma che i difetti fossero veri
altrettanto quanto i pregi.
Vorrei che tutti entrassero nella mia casa
per banchettare accanto al fuoco dell'amicizia.
Vorrei la cecità per vedere meglio gli sguardi ipocriti della falsità.
Vorrei avere l'intelletto per non comprendere le azioni,
vorrei agire non avendo intelletto.
Vorrei essere tutto e nulla,
se nulla volesse dire essere se stessi sempre,
allora lo abbraccerei certamente per un eterno tempo.
Vorrei leggere l'animo dello scritto,
non lo scritto in animo,
quell'animo che ferisce e non lenisce,
quell'animo vuoto di se stesso e pieno di altri.
Vorrei essere io nei limiti e nelle cose finite,
nel brutto e nel bello,
vorrei essere io nel rispetto dell'uomo.
Vorrei proferire ciò che il sentimento mio comanda
senza che il comando proferisca sentimenti,
biechi, silenti, sotterranei.
Vorrei comprendere molto meno di quello che comprendo
e visto che vorrei
per una volta lascio il condizionale a chi è condizionato
e nel rifluire dei versi porgo
inchino e riverente saluto alla poesia
e sul greto d'un tranquillo fiume movo li gioiosi passi mia.

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Bellissima, del periodo d'oro di Battisti.
Come può uno scoglio
arginare il mare
anche se non voglio
torno già a volare...
Grazie





Bella la citazione alla L.Battisti...
"Dove vai quando poi resti sola?
Il ricordo, come sai, non consola
Quando lei se ne andò, per esempio
Trasformai la mia casa in un tempio
E da allora solo oggi non farnetico più
A guarirmi chi fu
Ho paura a dirti che sei tu
Ora noi siamo già più vicini
Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi
Come può uno scoglio
Arginare il mare
Anche se non voglio
Torno già a volare
Le distese azzurre
E le verdi terre
Le discese ardite
E le risalite
Su nel cielo aperto
E poi giù il deserto
E poi ancora in alto
Con un grande salto
Dove vai quando poi resti sola?
Senza ali tu lo sai non si vola
Io quel dì mi trovai per esempio
Quasi sperso in quel letto così ampio
Stalattiti sul soffitto i miei giorni con lei
Io la morte abbracciai
Ho paura a dirti che per te
Mi svegliai
Oramai fra di noi solo un passo
Io vorrei, non vorrei ma se vuoi
Come può uno scoglio
Arginare il mare
Anche se non voglio
Torno già a volare
Le distese azzurre
E le verdi terre"





Non so certo scrivere come te, Poeta, ma vorrei anch'io tutto ciò che tu vorresti, ma... lasciamo la porta aperta alla speranza che possa, possa, anche in minima parte, accadere...
Palpabilissima la tua sofferenza.
Splendido lo scritto




