Pel soffio che lo tange
deriso vien l’artista
il sol si spenge e piange
l’amor lontano dista.
deriso vien l’artista
il sol si spenge e piange
l’amor lontano dista.
Risero d’estate
poi d’inverno il pianto
con le note stonate
non fu apprezzato il canto.
Planò una colomba
sul desco quella sera
di pianger sulla tomba
or finge l’adultera.
I tramonti son di ghiaccio
l’alba è ormai sfiorita
gelido è l’abbraccio
si fa ardua la vita.
Andate pure avanti
per gli anni i mesi i dì
andate pure in tanti
io … io mi fermo qui.
Poesia scritta il 16/07/2023 - 12:41Letta n.561 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Molto armoniosa, è un vero piacere leggerla. Letta più volte. Grazie Francesco 

Angela Bianco
17/07/2023 - 23:13 --------------------------------------
Bella 

Zio Frank Storie del gufo
17/07/2023 - 16:42 --------------------------------------
Bellissima davvero, anche per me. Complimenti di cuore 

MARIA ANGELA CAROSIA
17/07/2023 - 16:19 --------------------------------------
Leggendo par una danza, molto bella davvero!! 

Anna Cenni
17/07/2023 - 11:23 --------------------------------------
Correggo errore di battitura: "musicalità"
Maria Luisa Bandiera
17/07/2023 - 09:22 --------------------------------------
E' un piacere leggere una poesia in tutta la sua misicalità!
Complimenti!
Complimenti!

Maria Luisa Bandiera
17/07/2023 - 08:14 --------------------------------------
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